La cascata delle Marmore, Ferentillo e Spoleto

Il nostro primo itinerario parte dal cuore dell’Italia: l’Umbria. Affascinate regione caratterizzata dall’incessante susseguirsi di verdi colline che si fondono progressivamente con le dorsali montuose della Valnerina fino al massiccio dei Sibillini. Tutto il territorio è disseminato da città e insediamenti ricchi di storia e tradizioni.

 

Cascate delle Marmore

La prima tappa del nostro viaggio ci ha condotti dinnanzi alle spettacolari Cascate delle Marmore. E’ assolutamente impossibile non accorgersi di essere arrivati a destinazione. Dopo l’ennesima curva della Strada Provinciale 209, infatti, ti si svela all’improvviso uno spettacolo senza precedenti e decisamente fuori dal comune: maestosamente pacate le cascate si offrono alla visuale in tutto il loro splendore. Le Cascate delle Marmore sono tra le più alte d’Europa, potendo contare su un dislivello di 165 metri, suddiviso in tre salti.

Foto 000001E’ possibile parcheggiare l’auto a pochissimi metri dall’entrata e, attraversando un caratteristico mercatino, ti ritrovi immerso nell’enorme parco naturale che ospita le cascate (belvedere inferiore). 

Noi abbiamo deciso di iniziare la nostra visita dal belvedere superiore, raggiungibile con una navetta in pochi minuti di viaggio (consigliabile). 

All’entrata del belvedere superiore svetta la “Specola”, un loggiato fatto costruire da Papa Pio VI nel 1781.

Ti ritroverai su una piccola torretta posta all’estremità del Belvedere superiore della Cascata, da cui si gode di una vista spettacolare del primo salto. 

Esattamente il luogo privilegiato per osservare l'arcobaleno delle Marmore, fenomeno visibile quando si creano particolari condizioni atmosferiche legate alla presenza di vapore acqueo (vi assicuriamo che l’arcobaleno è assolutamente vero!). cascate

Visitando tutti e cinque i percorsi realizzati intorno alle Cascate sarai costantemente circondato da una straordinaria flora e fauna, tipica della macchia mediterranea: una eccezionale ricchezza biologica.

L'acqua nel corso dei secoli ha scavato alcune splendide grotte con stalattiti e stalagmiti nel travertino.

Assolutamente caratteristico è il “Balcone degli innamorati”... Si tratta di un terrazzino posto alla fine del tunnel omonimo (il "Tunnel degli Innamorati"), incastonato nella roccia di travertino a pochi centimetri dalla Cascata: allungando un braccio toccherai con mano le acque della Cascata (consigliabile un impermeabile!).

Il panorama sul secondo salto rappresenta uno dei luoghi più suggestivi della Cascata da cui si potranno notare i numerosissimi canyon scavati nella roccia dalle acque del fiume; tutt’intorno a questo sentiero vi sono innumerevoli scalette e ponti di legno.Foto 000003

Il fragore delle acque e la natura incontaminata rendono questo punto uno dei più emozionanti della Cascata. Il sentiero di “Pennarossa”, (accessibile dal Belvedere inferiore) è, invece, il percorso turistico per eccellenza.

Un percorso a scalini sale sul monte Pennarossa raggiungendo due punti panoramici con una suggestiva veduta frontale della Cascata. E’ il solo punto che consente una visione completa dei tre salti. Si trova, infatti, proprio di fronte alla rupe da dove si forma la Cascata. In cima si arriva distrutti ... ma il panorama è decisamente meritevole di apprezzamento!cascate

Ferentillo

ferentilloSubito dopo aver visitato la Cascata delle Marmore facciamo tappa a Ferentillo, un suggestivo borgo umbro immerso nella splendida Valnerina, proprio all’interno del Parco fluviale del Fiume Nera.

Il borgo è stato per secoli un centro culturale e religioso di notevole importanza, basta guardare alle numerose testimonianze architettoniche, artistiche ed archeologiche che si incontrano nel visitarlo.

Due luoghi hanno colpito la nostra attenzione e che consigliamo assolutamente di visitare: il Museo delle Mummie e la Chiesa dell’Abbazia di San Pietro in Valle.

Il Museo delle Mummie si trova nella cripta della Chiesa di Santo Stefano ed è proprio in questo luogo che dal XVI secolo in poi vennero inumati tutti i defunti del borgo. Con l'emanazione dell'Editto napoleonico, esteso all'Italia nel 1806, venne vietata qualsiasi sepoltura all'interno delle mura cittadine e vennero perciò istituiti i cimiteri extraurbani.

Oltre a vietarne la sepoltura fu ordinata la riesumazione dei corpi all'internoFoto 000006 della cripta e solo in quel momento si poté constatare la perfetta mummificazione di alcuni di essi. Fu così che avvenne la sensazionale scoperta: gli individui esumati erano completamente mummificati.

Si notò come la mummificazione dei corpi era avvenuta in maniera totalmente spontanea.Oltre a conservare la pelle, alcuni di essi presentavano ancora intatte le unghie, i denti, le orecchie, le labbra, gli organi genitali, la barba ed i capelli. Le mummie sono ancora oggi oggetto di studio da parte di esperti di tutto il mondo.

Detto così potrebbe sembrare macabro ma vi assicuriamo che è un luogo molto affascinante da visitare soprattutto per l’alea di mistero che lo circonda. L'abbazia di San Pietro in Valle è uno storico monastero della Valnerina, situata proprio nel comune di Ferentillo. Il vecchio monastero è attualmente di proprietà privata e adibito a residenza alberghiera, dove abbiamo avuto la fortuna di essere ospitati durante il nostro soggiorno.

L’abbazia fu edificata nell'VIII secolo da Faroaldo II duca di Spoleto, nei luoghi dove si tramanda abbiano vissuto gli eremiti Lazzaro e Giovanni. Secondo la leggenda il duca di Spoleto vide in sogno lo stesso San Pietro che lo invitò ad edificare nel luogo dell'attuale abbazia un monastero benedettino. Pochi anni dopo il duca rinunciò al titolo e si fece monaco nell'abbazia.

Foto 000007Sul finire del IX secolo il monastero subì, il saccheggio dei Saraceni e risorse successivamente per volere di Ottone III. Nel 1234 Gregorio IX assegna l'abbazia ai Cistercensi in linea con quanto avviene del Lazio sotto Innocenzo III.

Nel 1484 papa Innocenzo VIII dona il feudo dell'abbazia ai Cybo e dal 1917 il convento è passato in mani private.

La chiesa, che è rimasta come corpo separato rispetto all'abbazia, è ad una sola navata che risale al VII secolo; l'abside è del XII secolo.

Conserva pregevoli affreschi medievali e rinascimentali di scuola umbra raffiguranti scene dell'Antico e del Nuovo Testamento.

L’aver soggiornato in questa splendida struttura ci ha letteralmente accompagnati in un suggestivo viaggio nel tempo: il paesaggio e l’architettura circostanti ti catapultano improvvisamente nel dodicesimo secolo.

Soggiornare nelle stanze di questa meravigliosa abbazia è stato un enorme privilegio. Tutto curato nei minimi particolari. Un’esperienza che consigliamo a tutti gli amanti delle residenze storiche.

Oltre alla storia, alle tradizioni e al paesaggio non si può restare indifferenti airistorante sapori della tipica cucina umbra.

Ed è proprio a Ferentillo che ne abbiamo gustato la magnificenza.

In particolare, presso “l’Osteria del Trap” abbiamo deliziato il nostro palato con squisiti menù a base di carne (eccellente la tagliata con porcini e tartufo) ... per non parlare dei dolci!

Ambiente molto rilassante e atmosfera unica a bordo del lago di proprietà del ristorante.


 Spoleto

Ci siamo spostati nella parte meridionale della Valle Umbra e, custodita all’interno di una grandissima pianura (dove un tempo sorgeva anche un lago), giungiamo a Spoleto.

Attraversando il centro storico si possono ammirare gli incantevoli vicoli dove il passato è ancora racchiuso in ogni dettaglio. Percorrere i vicoli del centro storico, passeggiare nei meravigliosi scenari naturalistici e visitare i suoi monumenti sono momenti attraverso i quali puoi godere a pieno di una raggiante Spoleto.

spoleto

Il Duomo (o Cattedrale di Santa Maria Assunta), simbolo della città di Spoleto ma anche location del celebre Festival dei due Mondi, è sicuramente uno degli esempi più belli di stile romanico che conserviamo in Italia. Venne edificato nel 1175 nel luogo dove sorgeva la chiesa, risalente all’VIII secolo, distrutta da Federico Barbarossa.

Consacrata da papa Innocenzo III, i lavori proseguirono fino alla metà del XIII secolo. La splendida facciata è divisa in tre sezioni, quella inferiore è caratterizzata da un portico, eretto nel XV secolo così come la cella del campanile che spicca nella parte sinistra.

La parte centrale è caratterizzata, invece, da un rosone centrale ed altri quattro

rocca albornoziana

laterali, mentre nella parte superiore troviamo tre grandi archi, con quello centrale che contiene un mosaico raffigurante il Redentore tra la Madonna e San Giovanni, al di sopra di esso troviamo altri tre rosoni. L’interno del Duomo è sorprendente e ricco di opere d’arte, tra queste (giusto per citarne alcune) ricordiamo: il ciclo di affreschi di Filippo Lippi, la Cappella Eroli affrescata dal Pinturicchio, la lettera autografata da San Francesco d’Assisi e la tavoletta regalata come simbolo di pace da Federico Barbarossa alla città di Spoleto. Inoltre, dalla canonica del Duomo è possibile accedere all’antica Cripta di San Primiano, che rappresenta l’unico ambiente rimasto “intatto” della vecchia sistemazione degli edifici della cattedrale.

La Rocca Albornoziana sorge alla sommità del colle Sant'Elia da dove domina la valle umbra e dal quale si gode di un panorama mozzafiato.

La Rocca possiede due cortili interni e sei torri, tra cui quella comunemente chiamata "della spiritata", e la "camera pinta", affrescata con dipinti quattrocenteschi. Una scenografica fortezza che sovrasta la città di Spoleto.

Si tratta del principale baluardo del sistema di fortificazioni fatto edificare da papa Innocenzo VI, per rafforzare militarmente e rendere più evidente l'autorità della Chiesa nei territori dell'Italia centrale.

rocca

ponte-delle-torri

Il Ponte delle Torri, lungo 236 metri ed alto circa 90, è indubbiamente il “monumento simbolo” della città di Spoleto: una mastodontica opera a dieci arcate che fa da raccordo tra il Colle Sant'Elia e Monteluco. L'attraversamento del ponte è costituito da una strada ed un canale dell'acqua, sorrette da arcate ogivali e piloni di pietra. Vi si giunge attraverso una lunga passeggiata panoramica intorno alla Rocca.

Il Ponte delle Torri offre una veduta panoramica senza paragoni: dalla sua altezza potrai, infatti, ammirare una delle zone più suggestive e inalterate della estensione preappenninica a ridosso di Spoleto. Ricordiamoci che questa fu una veduta che impressionò anche Wolfgang Goethe, scrittore e drammaturgo tedesco del Settecento, che dedicò una intera pagina del suo "Viaggio in Italia”.

 

Strutture che abbiamo visitato e recensito a Ferentillo:

Hora media, Ferentillo (Terni)

Hotel Abbazia San Pietro in Valle, Ferentillo (Terni)